Cari amici del Podismo Buttrio
È trascorso già un mese dal rientro dalla suggestiva avventura che alcuni di Noi hanno vissuto partecipando alla 10° edizione della Vertical Etna 2016.
Vogliano in poche parole raccontarvi le emozioni e le sensazioni che abbiamo provato.
Da alcuni mesi avevamo deciso di partecipare ad una corsa singolare sia per difficoltà ma soprattutto per il tipo di paesaggio che avremmo visto . Fatta la iscrizione sono iniziati i preparativi e sopratutto gli allenamenti che trattandosi di una ultramaratona di 43 km con un dislivello di 3000 m ci hanno visto salire ripetutamente su a Porzus e sul Matayur, che fatica. Lo spirito era forte ma i polpacci indolenziti e recalcitranti.
Partiti per la Sicilia il primo pensiero è stato ritirare i pettorali su a Linquaglossa . Che spettacolo ma che paura fare in macchina la salita dal mare e guardando in su vedere lontana la cima del Etna che ci diceva domani arriverete forse fin quassù. Notte insonne , partenza all’alba . Gianpaolo, Filippo ,Stefano,Roberto, Loris, Andrea e Valentina ecco i nomi degli aspiranti scalatori. Ci cambiamo e subito ci portiamo sulla spiaggia della partenza che spettacolo , un mare stupendo, acqua cristallina quasi si rimane a fare il bagno.
Firmiamo il tabellone con la spunta delle presenze . Ore 8 si parte . Si inizia la salita. Siamo ancora freschi il dislivello è minimo . Inizia a far un pò caldo . Siamo in gruppo felice di iniziare l’ avventura. Si va su ,il gruppo inizia a dividersi ma si va, che bello alzare gli occhi è vedere lontanissima la vetta . Quanti pensieri passano in testa c’è la faremo ? se è già dura qui come sarà più su? Ci si stringe e si va . Arriviamo alla mezza relativamente bene affaticati ma tonici e determinati. Allora forza nuova scarica di adrenalina si continua bisogna arrivare al 33 Km con 1800 m di dislivello entro le 5 ore . Iniziano le salite sempre più ripide in alcuni tratti si cammina , la strada è ancora asfaltata ,fa caldo . Iniziano i pentimenti ma chi me lo ha fatto fare ? Ultimi km di sforzo si arriva al cancello di Piano Provenzana ci siamo la prima parte è fatta andremo avanti verso la vetta.
Ci si cambia le gambe protestano , i piedi fumanti implorano una tregua . Buona parte del gruppo si compatta siamo in 4 su sette ci complimentiamo a vicenda per essere arrivati fin li. Ma desso inizia il bello ci sono da fare 10 km con un dislivello di 1200 m su strada di roccia calcarea risultato delle eruzioni . Si riparte , si corre e si cammina . Ci si guarda attorno, il paesaggio è favoloso ,inimmaginabile , bellissimo sembra di essere sulla luna. Ci sono gli scheletri degli alberi bruciati dalla lava . Noi siamo lì stiamo correndo o meglio camminando sulle pendici del vulcano più alto d’Europa la mitica ETNA. Si va avanti passo dopo passo tornante dopo tornate. Non c’è più vegetazione,c’è vento, fa anche freddo ma si va con la testa in su a vedere quelli che stanno già avanti è che sembrano piccolissimi tanto è l’effetto ottico dell’altezza associata alla distanza.
Ci sono ristori ogni due Km l’organizzazione è fantastica , le persone gentilissimi , chiediamo coma sarà più su ci incoraggiano “piu o meno come adesso salita”. Allora forza si va , si va Le distanza incominciano ad accorciarsi 40 ,41 ,42 siamo stanchi la testa spinge ma le gambe si ribellano . Allora in gruppo ci si incoraggia . Si va si inizia in lontananza a vedere l’arco dell’arrivo . Si va , si spinge ultimi 100 si vede il cartello 43 Km ecco l’arrivo si passa. Siamo arrivati ci abbracciamo. C’è l’abbiamo fatta abbiamo conquistato la vetta dell’ETNA correndo . Che felicità guardarsi attorno ed ammirare il panorama , il pennacchio di fumo del cratere centrale e all’orizzonte il mare da dove siamo partiti. E’ stata un’avventura incredibile ed emozionante una prova con noi stessi e un modo per vivere assieme la scoperta di un paesaggio naturale introvabile in altri posti .
Condividiamo col nostro gruppo queste sensazioni e questo breve diario con alcune foto sperando di trasmettere la voglia di provarci e di divertirsi che è lo scopo principale del nostro correre e della nostra società sportiva
Un abbraccio
Il gruppo della Vertical Etna